RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Canterini e i suoi agenti, lo Stato va in aula e difende “l’esercito della polizia”

Genova, 6 dicembre 2008

Canterini e i suoi agenti, lo Stato va in aula e difende “l’esercito della
polizia”
Marcello Zinola

Uno dei processi “a margine” del G8 riapre la polemica, L’avvocatura dello Stato difende nella sua arringa il reparto Mobile (unico condannato con il suo capo) per il caso Diaz per l’uso di uno spry “Cs (contestato dagli stessi sindacati di polizia) contro degli avvocati. Il difensore di Canterini: «Il “Cs” meno pericoloso del peperoncino e i legali non dovevano essere in piazza»
Il gas “Cs” (quello urticante, lo stesso dei lacrimogeni da ordine pubblico)? Meno pericoloso dello spry urticante al peperoncino. E, comunque, usato in modo legittimo dopo avere chiesto di sgomberare la piazza anche ai legali del Legal Social Forum (”spruzzati” dal’ex capo del Reparto Mobile di Roma, Vincenzo Canterini) che non avrebbero dovuto essere “in piazza” per persone che avevano preannunciato che sarebbero stati commessi dei reati. E il Reparto Mobile, a suo tempo comandato da Vincenzo Canterini, era l’ “esercito interno della polizia”.
Lo hanno sostenuto Rinaldo e Silvio Romanelli, codifensori di Canterini, il secondo tra l’altro dirigente nazionale dell’Unione Camere Penali (quindi figura di rilievo nel mondo forense) difensore di Vincenzo Canterini, ex capo del reparto mobile di Roma (unico dei funzionari condannati per l’irruzione alla Diaz a fronte dell’assoluzione degli altri
vertici della polizia) ancora sotto processo, questa volta per avere usato spray urticante contro alcuni avvocati del Legal Social Forum durante i giorni del G8 del 2001 a Genova.
Processo in corso e che oggi ha celebrato una nuova udienza destinata a rinfocolare le polemiche sia sul tema dei gas Cs (molti esponenti dei movimenti no global e di alcuni sindacati di polizia di diversa estrazione dopo il G8 lanciarono l’allarme sulla pericolosità del gas utilizzato in grande quantità a Genova 20001 con il lancio di oltre 6000 lacrimogeni) sia sui legali genovesi del Legal Social Forum che assistettero già in piazza decine di fermati. Avvocati attaccati frontalmente dal loro collega e difensore di Canterini, Rinaldo Romanelli appunto leader della camera penale di Chiavari ed esponente dell’Unione Nazionale Camere Penali.
Replicano i legali: «Noi spiegammo in modo chiaro il nostro ruolo, a difesa dei diritti di tutti e della democrazia, diritti alla difesa e della difesa che furono violati nei tre giorni di manifestazioni, durante le detenzioni nel carcere provvisorio di Bolzaneto e con la sanguinosa irruzione alla scuola Diaz».
Canterini è accusato di aver provocato lesioni adoperando uno spray urticante (il Cs) in dotazione alle forze dell’ordine spruzzato contro alcuni avvocati. L’udienza ha visto la relazione dell’Avvocatura di Stato, in difesa del Viminale chiamato quale responsabile civile. Un intervento dalla valenza ampia e non secondaria. L’ avvocato, che ha depositato una memoria, ha definito il VII nucleo «l’esercito all’interno della polizia», «il nucleo più preparato d’Italia per affrontare situazioni di guerriglia».
Canterini una una immagine di archivio con i suoi uomini del reaprto mobile di Roma
Una difesa del reparto i cui uomini (agenti e il loro capo dell’epoca, appunto Canterini) che arriva a pochi giorni dalla conclusione del processo per il caso Diaz in cui sono stati prosciolti i massimi vertici della polizia presenti all’esterno della scuola durante e dopo l’irruzione mentre Canterini e i suoi uomini sono stati, di fatto, gli unici condannati.
E’ poi toccato a Romanelli: il Cs, il gas urticante utilizzato da Vincenzo Canterini per allontanare un gruppo di avvocati del Genoa Legal Forum, è «meno nocivo, meno tossico dello spray al peperoncino».
Secondo Romanelli lo spray Cs «non rientra tra le armi da guerra, non è un gas asfissiante e accecante e non è arma da sparo». Lo spray in dotazione alla polizia durante l’ ordine pubblico «contiene un principio attivo la cui nocività è molto inferiore a quella contenuta negli spray al peperoncino che si trovano in commercio e che sono autorizzati dal Viminale». Quindi il Cs «è un dissuasore - ha detto Romanelli - utilizzato da un ufficiale che era impegnato nell’ordine pubblico. Forse che Canterini non aveva titolo per dire alle persone di sgomberare la piazza?
Aveva la facoltà di farlo e il dovere di eseguire l’ ordine che gli era stato dato». Il processo all’ex comandante del VII Nucleo sperimentale antisommossa Vincenzo Canterini, è poi «un processo bagatellare, che non avrebbe mai dovuto nascere».
In sostanza per la difesa non c’è stata violenza privata nei confronti delle parti lese in quanto Canterini, che usò lo spray CS «aveva ricevuto l’ordine di liberare la piazza» e questo stava facendo dopo aver invitato gli avvocati del Legal social forum ad allontanarsi «con gentilezza e piu volte». Avvocati che, secondo quanto ha detto Romanelli, «non avrebbero dovuto trovarsi lì perché, così come recita la delibera del presidente dell’Unione camere penali, la deontologia professionale dovrebbe vietare commistioni di tipo politico». Per Romanelli, infatti, la presenza degli avvocati «che andarono per difendere persone che anticipatamente dissero che sarebbero stati compiuti reati» potrebbe configurare un «concorso nel reato».
Il pm Albini Cardona ha chiesto 6 mesi come condanna simbolica per un fatto comunque grave per la lesione dei diritti della persona.